Digiuno intermittente, cos’è e come funziona

Il digiuno intermittente è stato usato per secoli durante i periodi in cui il cibo scarseggiava e svolge anche un ruolo centrale in molte grandi religioni. Infatti, una volta all’anno, i musulmani osservano il Ramadan, un mese di digiuno dall’alba al tramonto.

È difficile definire il digiuno intermittente poiché non esiste un solo metodo corretto su come digiunare. Ci sono molte diverse varianti di Digiuno Intermittente o “Intermittent Fasting” che vengono utilizzate in tutto il mondo. Ognuna segue uno schema alimentare diverso che è spesso rigorosamente rispettato per ottenere risultati fisici o spirituali.

Come funziona? La vasta ricerca sul concetto di digiuno intermittente suggerisce che ci sono due modi diversi per migliorare i vari aspetti della salute. In primo luogo, il digiuno intermittente si traduce in livelli ridotti di stress ossidativo delle cellule in tutto il corpo. In secondo luogo, praticare il digiuno migliora la capacità del tuo corpo di affrontare lo stress a livello cellulare. Il digiuno intermittente attiva dei percorsi di risposta allo stress cellulare simili ai fattori di stress molto lievi, agendo come blandi stimolanti per la risposta allo stress del tuo corpo. Poiché ciò si verifica costantemente, il corpo viene lentamente rinforzato contro lo stress cellulare ed è quindi meno suscettibile all’invecchiamento cellulare e allo sviluppo di malattie. (1, 2)

I tipi più comuni di digiuno intermittente – o come alcuni lo chiamano “dieta intermittente”, – includono:

  • Il digiuno a giorni alterni: questo comporta mangiare solo a giorni alterni. Nei giorni di digiuno, alcune persone non mangiano affatto ed altre mangiano una quantità molto ridotta di cibo, in genere circa 500 calorie. Nei giorni in cui non si digiuna, si mangia normalmente (ma in modo sano!)

  • Digiuno intermittente 16 8 (spesso indicato anche come alimentazione a tempo limitato): con questo metodo, si digiuna per 16 ore al giorno e si limita il mangiare ad otto ore. Molto spesso, questo implica semplicemente non mangiare nulla dopo cena e saltare la colazione la mattina successiva.

  • Il Metodo Eat-Stop-Eat: si scelgono uno o due giorni della settimana in cui si digiuna per 24 ore, quindi non si mangia nulla dalla cena fino alla cena del giorno successivo. Negli altri giorni dovresti mangiare con calorie normali.

  • Dieta 5:2: per cinque giorni alla settimana si mangia normalmente. Per i restanti due giorni di digiuno, si dovrebbe limitare l’apporto calorico a 500-600 calorie ogni giorno.

5 Digiuno intermittente 16 8 benefici

1. Promuove la perdita di peso

Uno dei principali vantaggi del digiuno intermittente 16 8 donne è la sua capacità di aumentare la combustione dei grassi ed aiutare i chili di troppo ad andarsene.

Il digiuno intermittente si traduce in una maggiore combustione dei grassi ed una rapida perdita di peso costringendo il corpo ad utilizzare le riserve di grasso come carburante. Quando mangi, il tuo corpo utilizza il glucosio (zucchero) come fonte primaria di energia ed immagazzina ciò che rimane come glicogeno nei muscoli e nel fegato.

Quando non dai al tuo corpo un flusso costante di glucosio, questo inizia a scomporre il glicogeno da utilizzare come carburante. Dopo che il glicogeno si è esaurito, il corpo cercherà fonti alternative di energia, come le cellule di grasso, che poi scomporra’ per aiutare a potenziare il corpo.

Questo processo è simile a quello della dieta chetogenica (o “dieta cheto”), in cui privi il tuo corpo di carboidrati e lo costringi ad utilizzare il grasso immagazzinato per produrre energia.

Uno studio del 2015 aveva esaminato gli effetti del digiuno a giorni alterni sulla composizione corporea e aveva scoperto che, in media, il peso corporeo si riduceva fino al 7% ed il grasso corporeo fino a 5 chili. Il digiuno di un’intera giornata aveva portato a dei risultati simili, ma con una riduzione del peso corporeo fino al 9%. (3)

Un altro studio incentrato sul metodo 16/8 del digiuno intermittente ha dimostrato che riduce significativamente la massa grassa mantenendo sia la massa muscolare che la forza. (4) Questo è il motivo per cui se ti stai avvicinando ora a questo tipo di approccio alimentare, raccomando di più questo stile di digiuno intermittente.

2. Migliora i livelli di zucchero nel sangue

Quando mangi, i carboidrati vengono scomposti in glucosio (zucchero) nel flusso sanguigno. Un ormone chiamato insulina è responsabile del trasporto del glucosio fuori dal flusso sanguigno e nelle cellule dove può essere utilizzato come energia.

L’insulina non funziona sempre in modo efficace quando si ha il diabete, il che può portare a livelli elevati di zucchero nel sangue associati a sintomi come stanchezza, sete e minzione frequente.

Alcuni studi hanno scoperto che il digiuno intermittente migliora i livelli di zucchero nel sangue mantenendoli ben regolati e prevenendo picchi anomali.

In uno studio, dei partecipanti con diabete digiunarono in media 16 ore al giorno per due settimane. Il digiuno intermittente non solo aveva causato la perdita di peso ed una diminuzione dell’apporto calorico, ma aveva anche contribuito a ridurre significativamente i livelli di zucchero nel sangue. (5)

Un altro studio dimostrò che il digiuno aveva ridotto la glicemia del 12% e aveva anche abbassato i livelli di insulina di quasi il 53%. Prevenire un accumulo di insulina consente al corpo di funzionare in modo più efficiente e lo mantiene sensibile ai suoi effetti. (6)

3. Mantiene il cuore sano

Uno dei vantaggi più impressionanti del digiuno intermittente è il suo effetto favorevole sul benessere del cuore. Alcuni studi dimostrano che il digiuno intermittente migliora la salute del cuore riducendo dei fattori di rischio di malattie cardiache.

In uno studio, è stato dimostrato che il digiuno intermittente  influenza diversi componenti della salute del cuore. Aumenta il colesterolo “buono” HDL e riduce sia il colesterolo “cattivo” LDL che i livelli di trigliceridi. (7)

4. Riduce l’infiammazione

L’infiammazione è una normale risposta immunitaria alle lesioni. L’infiammazione cronica, d’altra parte, può portare a malattie croniche. Alcune ricerche hanno persino collegato l’infiammazione a condizioni come malattie cardiache, diabete, obesità e cancro. (8)

Uno studio pubblicato su Nutrition Research ha seguito 50 individui che osservavano il Ramadan e ha mostrato che avevano livelli ridotti di alcuni marcatori infiammatori durante il digiuno del Ramadan. (9) Un altro studio del 2015 ha rilevato che una maggiore durata del digiuno notturno era associata a una diminuzione dei marker di infiammazione. (10) Nella rivista Rejuvenation Research, il digiuno a giorni alterni ha contribuito a ridurre i markers di stress ossidativo. (11)

Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, questi studi forniscono prove promettenti che dimostrano che il digiuno intermittente può aiutare a ridurre l’infiammazione e gestire al meglio le malattie croniche.

5. Diminuzione della fame

La leptina, nota anche come ormone della sazietà, è un ormone prodotto dalle cellule adipose che aiuta a segnalare quando è il momento di smettere di mangiare. I livelli di leptina diminuiscono quando hai fame ed aumentano quando ti senti sazio. Poiché la leptina è prodotta nelle cellule adipose, coloro che sono in sovrappeso o obesi tendono ad avere quantità maggiori di leptina circolanti nel corpo. Tuttavia, troppa leptina circolante può causare resistenza alla leptina stessa, il che le rende più difficile il compito di spegnere efficacemente i segnali della fame.

Uno studio con 80 partecipanti ha misurato i livelli di leptina durante il digiuno intermittente e ha scoperto che i livelli erano più bassi di notte durante il periodo di digiuno. (12)

Livelli più bassi di leptina potrebbero tradursi in una minore resistenza alla leptina, meno fame e potenzialmente anche una maggiore perdita di peso.

Quale digiuno intermittente scegliere?

Digiuno intermittente esempio:

Come descritto sopra, ci sono molti tipi di digiuno intermittente con diverse opzioni che possono adattarsi a qualsiasi programma o stile di vita. È meglio sperimentare e trovare quello che funziona meglio in base alle tue esigenze individuali.

Per i principianti, il punto di partenza più semplice è il metodo del digiuno intermittente 16/8, una forma di alimentazione a tempo limitato. Questo in genere implica solo saltare lo spuntino serale dopo cena e saltare anche la colazione la mattina successiva.

Se non mangi nulla tra le 20:00 e le 12:00 del giorno successivo, ad esempio, hai già digiunato per 16 ore.

Tieni presente che il digiuno intermittente dovrebbe essere visto come un cambiamento nello stile di vita piuttosto che come una dieta. A differenza delle diete tipiche, non è necessario contare le calorie o inserire gli alimenti in un diario alimentare ogni notte.

Per ottenere i benefici del digiuno intermittente, assicurati di concentrarti sull’apportare alla tua dieta dei cibi integrali sani durante i giorni in cui mangi per ricavarne il maggior numero possibile di nutrienti.

Inoltre, ascolta sempre il tuo corpo. Se ti senti debole o affaticato quando passi un’intera giornata senza cibo, prova ad aumentarne un po’ l’assunzione e fai un pasto leggero o uno spuntino. In alternativa, prova uno degli altri metodi di digiuno intermittente e scegli quello che funziona meglio per te.

Precauzioni

Sebbene il digiuno intermittente apporti molti benefici alla salute, potrebbe non essere l’ideale per tutti ed alcune persone dovrebbero evitarlo.

Se soffri di bassi livelli di zucchero nel sangue, ad esempio, il non mangiare tutto il giorno potrebbe portare a pericolosi cali di zucchero che possono causare disturbi come tremore, palpitazioni cardiache e affaticamento. Se hai il diabete, è meglio rivolgerti al tuo medico di fiducia per determinare se il digiuno intermittente è adatto per te.

Se hai una storia di disturbi alimentari, anche questo potrebbe non essere l’ideale per te in quanto potrebbe incoraggiare comportamenti malsani. Se sei un bambino o un adolescente e stai ancora crescendo, il digiuno intermittente non è raccomandato.

Coloro che sono malati potrebbero anche voler riconsiderare il digiuno intermittente in quanto può privare il corpo del flusso costante di sostanze nutritive di cui ha bisogno per guarire e migliorare.

Il Digiuno intermittente e’ adatto alle donne? Chi è incinta o in allattamento dovrebbe evitare il digiuno intermittente e concentrarsi invece su una dieta nutriente ricca di vitamine e minerali. Ed alcune donne potrebbero riscontrare dei problemi ormonali se digiunano ad intermittenza per giorni e giorni, ad esempio, possono trarre beneficio dal digiuno intermittente solo pochi giorni alla settimana anziché tutti i giorni.

Se soffri di calcoli biliari, il digiuno può effettivamente aumentare il rischio di problemi alla cistifellea e dovrebbe essere evitato.

Infine, degli studi dimostrano che il digiuno può alterare i livelli degli ormoni tiroidei. Se soffri di problemi alla tiroide, potresti riconsiderare il digiuno intermittente per evitare alterazioni di questi importanti ormoni. (13)

Se sei fisicamente attivo, il digiuno intermittente e l’allenamento vanno bene. Anche se puoi fare esercizio durante i giorni di digiuno, non sforzarti troppo e ricordati di bere molta acqua. Tuttavia, se digiuni per più di 72 ore, è consigliabile limitare l’attività fisica.

Se stai cercando un modo per aumentare la combustione dei grassi e la perdita di peso ottenendo anche alcuni benefici generali per il benessere, il digiuno intermittente potrebbe essere la scelta giusta per te.

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Bibliografia

  1. https://bit.ly/3bOt34e

  2. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3155297/

  3. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26374764/

  4. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27737674/

  5. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5394735/

  6. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4494190/

  7. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23112824/

  8. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3492709/

  9. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23244540/

  10. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4549297/

  11. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4403246/

  12. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3956913/

  13. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18225975/

Dimagrire con la dieta senza glutine: 3 preziosi consigli – Dott.ssa Sara Trabalza

Dieta senza glutine. Oggi il “senza glutine” è diventato così popolare sugli scaffali dei supermercati che praticamente tutte le aziende propongono un prodotto o una linea senza glutine. Ma il senza glutine non significa salutare, però spesso parole chiave come questa sono usate per “spingere” tali prodotti, e questo ci porta al motivo per cui è così importante sapere davvero se quei “cereali senza glutine” che stai acquistando sono in realtà senza glutine e un’opzione salutare oppure no.

Che cos’è il glutine? Il glutine è una proteina presente nel grano – come farro, kamut, orzo, segale e triticale – che è difficile da digerire per alcune persone. Aiuta a legare e modellare gli alimenti creando elasticità. Dall’1 al 2% circa della popolazione soffre di celiachia, che è una forma autoimmune di intolleranza al glutine. Queste persone hanno molte difficoltà a digerire il glutine e devono seguire una dieta priva di glutine per tutta la vita. Ci sono altri che non hanno la celiachia ma potrebbero avere delle allergie legate al consumo di grano. Gli esperti ci dicono che dall’1 al 6% circa della popolazione rientra in questa categoria (1, 2).

Pertanto, se hai qualche intolleranza al glutine, è meglio sostituire qualsiasi grano “comune” con dei cereali senza glutine e seguire almeno una dieta per celiaci modificata. Quali sono i migliori cereali senza glutine e come si confrontano con i cereali più comuni contenenti glutine a cui siamo stati da sempre abituati? Scopriamo insieme dei semplici modi per incorporare i cereali senza glutine nella tua alimentazione e tutti i benefici di una dieta senza glutine.

Alimenti senza glutine: i 9 migliori cereali senza glutine 

Esistono più cereali senza glutine di quanto probabilmente avresti immaginato. Ecco i nove cereali senza glutine che raccomando, che puoi utilizzare anche nella forma di farine senza glutine. La maggior parte di questi cereali sono abbastanza facili da trovare nel tuo negozio di alimentari locale e sono versatili e diversi in modo da poter sostituire il grano in quasi tutte le ricette.

Amaranto: l’amaranto offre tanti benefici digestivi ed aiuta a costruire ossa sane. È un’ottima fonte di proteine, fibre, manganese, magnesio, fosforo e ferro.

Riso integrale: può promuovere un cuore sano, fornire manganese e ridurre il colesterolo.

Grano saraceno: il grano saraceno è un seme ricco di sostanze nutritive e di antiossidanti.

Polenta: i cereali a base di mais, come la polenta, possono essere un’ottima fonte priva di glutine, ma c’è una cosa chiave da considerare: è non OGM? Assicurati di scegliere versioni non OGM e ti fara’ bene grazie agli antiossidanti e alle fibre che contengono.

Miglio: il miglio è anche un seme spesso definito grano. Il suo contenuto di fibre ed il basso indice glicemico aiutano a mantenere il corpo regolato, garantendo dei livelli di zucchero nel sangue ottimali.

Avena: l’avena sembra sempre essere in dubbio se contenga o meno il glutine. Quindi l’avena è senza glutine? La versione corta è, sì, priva di glutine, ma può essere coltivata negli stessi campi dei prodotti a base di grano. Questo può essere un punto da considerare nel caso in cui una sensibilità al glutine può essere scatenata dall’avena, poiché i resti di glutine, diciamo così, possono trovare la loro strada nell’avena. Acquista dei marchi che li etichettano come “avena senza glutine”. 

Quinoa: la quinoa è stata molto popolare negli anni grazie al suo contenuto inesistente di glutine. Inoltre, contiene proteine, antiossidanti, vitamine e minerali.

Sorgo: il sorgo si trova in genere sottoforma di farina e fa bene grazie alla sua densità di nutrienti, offrendo proteine, ferro, vitamine del gruppo B e fibre alimentari. Contiene anche antiossidanti che riducono l’infiammazione.

Teff: potresti non aver sentito parlare del teff, ma questo grano senza glutine aiuta la circolazione e la perdita di peso.

Cereali senza glutine versus cereali con glutine

Quindi, con tutta questa popolarità del senza glutine, di cosa ha veramente bisogno il nostro corpo? È abbastanza chiaro che se hai la celiachia o un intolleranza al glutine, devi evitarne l’assunzione. Tuttavia, per molti il ​​”senza glutine” è semplicemente una parola d’ordine, e non assumerlo potrebbe farti perdere i benefici di molti cereali integrali. Alcuni benefici includono un minor rischio di ictus, diabete di tipo 2, malattie cardiache, asma, cancro del colon-retto, malattie infiammatorie e malattie gengivali, aumento della sazietà e peso corporeo più bilanciato. I cereali integrali, specialmente se prodotti correttamente e privi di sostanze chimiche aggressive, possono offrire vitamine e minerali, come la Vitamina B6, la Vitamina E, la niacina, l’acido pantotenico, la riboflavina, la tiamina, l’acido folico, il calcio, il ferro, il magnesio, lo zinco, il rame, il selenio e il potassio, le fibre, le proteine, gli antiossidanti, i fitonutrienti protettivi ed i grassi sani. Se non hai problemi a digerire il glutine, probabilmente non hai bisogno di evitarlo.

I benefici della dieta senza glutine

  1. Aiuta a ridurre i sintomi relativi all’IBS (Sindrome dell’Intestino Irritabile)

Probabilmente non è una sorpresa che il cibo abbia un ruolo nella sindrome da colon irritabile (IBS). L’IBS è un disturbo relativo all’intestino che colpisce dal 7% al 20% della popolazione adulta. È spesso caratterizzato da dolore o disagio addominale ricorrente, diarrea e / o stipsi.

Il glutine sembra avere un ruolo nello sviluppo di questo problema intestinale. Mentre alcune persone possono essere celiache o soffrire di allergie alimentari, alcuni studi hanno dimostrato che la semplice eliminazione del glutine dalla dieta può risolvere un problema di IBS. Spesso, a tali persone viene chiesto di assumere una dieta a basso contenuto di FODMAP (alimenti “Fermentabili Oligo-, Di- e Mono-saccaridi e Polioli”) e il senza glutine è proprio una caratteristica di questo tipo di dieta per il trattamento dell’IBS (3).

  1. Può darti energia

È stato riferito che il glutine provoca una sensazione di stanchezza e letargia in molti individui. In coloro che sono persone sensibili, può impedire il corretto assorbimento dei nutrienti, che a sua volta impedisce al cervello, al sistema nervoso e agli organi di ottenere il giusto nutrimento necessario. Questa mancanza di nutrimento può avere un risultato diretto nel sentirsi poi stanchi. Se sei sensibile al glutine, rinunciare alla sua assunzione può far aumentare i tuoi livelli di energia. (4)

  1. Riduce il gonfiore addominale

Il gonfiore è uno dei sintomi più comuni della sensibilità al glutine che sento dai miei clienti. Di solito è definito come pressione sull’addome ma è anche noto come area addominale espansa e gas eccessivo. Il gonfiore è spesso associato a disturbi gastrointestinali funzionali, come la sindrome dell’intestino irritabile. L’eliminazione del glutine dalla dieta può aiutare a diminuire il gonfiore.

È stato condotto uno studio in Italia per un periodo di un anno su 486 persone con sospetta sensibilità al glutine, non celiache. I sintomi rilevati erano dolore addominale, gonfiore, diarrea e/o stipsi, nausea, dolore epigastrico, reflusso gastroesofageo, stomatite aftosa, stanchezza, mal di testa, dolore articolare/muscolare simile a fibromialgia, intorpidimento di gambe o braccia, mente confusa, dermatite o eruzione cutanea, depressione, ansia e anemia. Nella maggior parte delle persone arruolate nello studio, il lasso di tempo tra l’ingestione di glutine e la comparsa dei sintomi variava. I disturbi associati più frequenti sono stati la sindrome dell’intestino irritabile (47%), l’intolleranza alimentare (35%) e l’allergia mediata dalle IgE (22%). Nel 14% dei casi era stata rilevata una malattia autoimmune associata. (5, 6)

Sostituendo i cereali “comuni” con cereali senza glutine e seguendo una dieta priva di glutine, i sintomi digestivi possono diminuire.

Come includere i cereali senza glutine nella dieta

Stai cercando dei modi per incorporare i cereali senza glutine nella tua dieta? Ecco alcune idee:

prepara una miscela di cereali senza glutine, ad esempio amaranto, grano saraceno e riso integrale, come contorno o aggiungendolo alle zuppe;

  • aggiungi il tuo cereale senza glutine preferito, come la quinoa, alle zuppe o alle insalate;
  • puoi incorporare l’amaranto o il teff ai brownies, torte e biscotti per ottenere tutti i benefici nutrizionali e la consistenza;
  • cuoci dei cereali senza glutine per preparare un porridge per la colazione. Potresti anche aggiungere un po’ di banana o frutta fresca, un filo di miele, qualche noce ed una spolverata di cannella;
  • puoi preparare degli ottimi hamburgers vegani o vegetariani con dei fagioli neri, dei fiocchi d’avena senza glutine o del riso integrale cotto, la quinoa, l’amaranto o il teff.

Precauzioni con i cereali senza glutine

È importante scoprire se sei celiaco o hai una sensibilità se sospetti di avere problemi con il glutine. Esistono dei test che puoi effettuare per assicurarti di non essere intollerante al glutine. Assicurati di prestare molta attenzione ad eventuali reazioni allergiche che possono verificarsi durante il consumo di alimenti che contengono glutine e controlla le etichette dei prodotti che mangi. Il glutine si trova in molti prodotti e non è facile da evitare se non stai attento; tuttavia, con la pratica, può essere eliminato dalla dieta grazie alle numerose opzioni disponibili oggi.

Il glutine non fa male a tutti ed è importante assicurarsi di non perdere importanti nutrienti presenti nei cereali comuni. Cerca di acquistare opzioni biologiche quando possibile. Mangia in piccole quantità e prendi nota di come ti senti. Se qualcosa non va bene, mangiare senza cereali per qualche giorno può aiutarti a risolvere eventuali dubbi.

Se soffri di sensibilità al glutine o celiachia o vuoi semplicemente mangiare senza glutine, ci sono dei modi per farlo senza “sacrificarti” troppo. Un modo per sostituire il grano ed i cereali integrali, come abbiamo precedentemente visto, e’ quello di cambiarli con dei cereali senza glutine, ad esempio amaranto, riso integrale, grano saraceno, polenta, miglio, avena, quinoa, sorgo e teff.

Seguendo una dieta senza glutine e mangiando cereali senza glutine, potresti essere in grado di ridurre i problemi digestivi, aumentare l’energia e prevenire le reazioni allergiche.

 

Referenze:

  1. https://celiac.org/gluten-free-living/what-is-gluten/
  2. https://wholegrainscouncil.org/whole-grains-101/whats-whole-grain-refined-grain/gluten-free-whole-grains
  3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3754775/
  4. https://healthyeating.sfgate.com/gluten-make-tired-8804.html
  5. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25339827/
  6. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24885375/

 

Oli essenziali per dimagrire – Dietetica Australiana

Molte persone al giorno d’oggi vogliono imparare a bruciare i grassi e perdere peso velocemente, ma anche in modo sicuro ed efficace. Per questo motivo, gli oli essenziali sono una delle migliori scelte nella perdita di peso, in quanto possono aiutare il tuo corpo a perdere qualche chilo, oltre che a sostenerlo in modi importanti e sani per dimagrire.

In questo articolo vedremo i 3 oli essenziali principali nella perdita di peso.

Il primo e’ l’olio essenziale di pompelmo. Quest’olio agisce attivando degli enzimi che aiutano il tuo corpo a ridurre il grasso corporeo. L’olio essenziale di pompelmo proviene dalla buccia del pompelmo, che è molto ricca di alcuni principi attivi come il D-limonene ed aiuta a sostenere il metabolismo e la pulizia e il drenaggio delle ghiandole linfatiche.

Se applicato localmente sulla pelle in piccole quantità, l’olio essenziale di pompelmo è un eccellente stimolante diuretico e linfatico. Questo è uno dei motivi per cui è incluso in molte creme e miscele anticellulite. Quando miscelato con l’olio essenziale di patchouli, l’olio di pompelmo è noto per abbassare il desiderio di cibo e la fame, che lo rende un ottimo strumento per perdere peso velocemente in modo sano. Aggiungi alcune gocce alla tua bottiglia d’acqua, diffondilo nel tuo ufficio o a casa, o massaggia alcune gocce diluite con olio di cocco o olio di mandorle dolci sul petto e sui polsi quando ti colpisce la voglia irrefrenabile di cibo.

Il secondo olio essenziale migliore per sostenere la perdita di peso è quello di cannella. L’olio essenziale di cannella è stato dimostrato più e più volte di aiutare a regolare i livelli di glucosio nel sangue e il GTF, ovvero il fattore di tolleranza al glucosio. Per questo motivo, l’olio essenziale di cannella è anche fantastico per chiunque abbia il diabete.

Aiuta a bilanciare i livelli di zucchero nel sangue, che a lungo termine aiuterà con la perdita di peso e contribuisce a ridurre quelle voglie di zucchero. La glicemia instabile può portare ad un eccesso di cibo, ad un basso consumo di energia e pertanto all’aumento di peso, ma l’aggiunta dell’olio essenziale di cannella alla frutta, al tè, all’avena, ai prodotti da forno o ai frullati aiuta a rallentare la velocità con cui il glucosio viene rilasciato nel sangue ed evitare i picchi glicemici.

Il terzo olio essenziale che sostiene il corpo nella perdita di peso è quello di zenzero. Lo zenzero riduce anche le voglie di dolci e l’infiammazione nel corpo. È molto importante infatti nella perdita di peso, ridurre anche l’infiammazione e supportare la digestione, nonche’ l’assorbimento dei nutrienti.

I proncipi attivi dello zenzero sono chiamati gingeroli. I gingeroli hanno dimostrato scientificamente di ridurre l’infiammazione nell’intestino e, nel complesso, migliorano l’assorbimento delle vitamine e dei minerali che stai consumando.

E quando assorbi più vitamine e minerali, allora stai aiutando a sostenere l’energia cellulare del tuo corpo e a perdere peso. Inoltre, uno studio del 2013 pubblicato sull’Indian Journal of Physiology and Pharmacology ha concluso che l’olio essenziale di zenzero possiede attività antiossidanti oltre a significative proprietà antinfiammatorie e antinocicettive.

Quindi, se stai cercando degli oli essenziali efficaci per la perdita di peso, ti consiglio l’olio di pompelmo, l’olio di cannella e l’olio di zenzero. A volte è possibile trovarli gia’ combinati insieme in un’unica boccetta o è possibile utilizzarli individualmente.

Puoi mettere una sola goccia di ciascun olio essenziale in acqua e berla, oppure puoi utilizzarli per via topica o per diffusione. Quando li usi esternamente, ti suggerisco di diluirli in un olio vettore come l’olio di cocco, soprattutto quando usi l’olio di cannella. Anche l’olio di mandorle dolci va bene. Uno dei miei metodi preferiti è semplicemente diffonderlo nell’ambiente, ad esempio puoi tenere il diffusore di oli essenziali sulla scrivania in ufficio o in casa. E il gran profumo, una volta inalato, attiverà parti del tuo corpo che sosterranno la perdita di peso in modo efficace.

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Perdere peso in modo naturale

Perdere peso in modo naturale

Se hai mai provato a perdere peso, a rimetterti in forma o semplicemente a condurre uno stile di vita più sano, sai che non sempre basta solo cambiare la tua dieta e fare più allenamento. In questo video vedremo i miei suggerimenti preferiti per aiutarti ad essere in buona salute ed in forma tutti i giorni. Ricorda, non si tratta solo di perdere peso, ma vivere una vita migliore, più sana e più felice!

Innanzitutto, programma la tua routine di attivita’ fisica per mantenerti in forma e se vedi che spesso non c’è abbastanza tempo durante la giornata per fare il tuo allenamento, magari inizia la tua giornata con l’esercizio fisico poiche’ ha molti vantaggi: sarai energizzato per tutto il giorno, impegni inaspettati non comprometteranno i tuoi piani di fitness e avrai maggiori probabilità di fare scelte più sane.

Bevi molta acqua. Spesso pensi che sei affamato quando il tuo corpo in realtà implora solo acqua. Quindi è importante bere abbastanza acqua per tutto il giorno per rimanere idratato. Piuttosto che preoccuparti di stomaco gonfio e peso dell’acqua, è necessario rendersi conto che l’acqua in realtà riduce il gonfiore ed il peso complessivo. L’acqua non solo mantiene le tossine grasse fuori dal corpo, ma mantiene anche il metabolismo in esecuzione ottimale. E se ciò non bastasse a convincerti che la bevanda più salutare del mondo ti aiuterà a perdere peso velocemente, ricorda che è anche senza calorie!

Prepara i tuoi spuntini ed i tuoi snack salutari da portare al lavoro, a scuola o quando sei in giro. Perché? In parte, perché la maggior parte degli snack trasformati che trovi in commercio sono puramente carboidrati e sono la definizione di calorie vuote, alzando la glicemia e lasciandoti poi ancora più affamato. I tuoi snack ti aiuteranno a perdere peso velocemente e ti forniranno i nutrienti di cui hai bisogno senza i conservanti di quei cibi cosiddetti spazzatura e trasformati.

Aumenta l’assunzione di proteine poiche’ è un ottimo modo per perdere peso velocemente e bruciare i grassi. E la maggior parte delle persone non mangia abbastanza proteine nella propria dieta. Se il tuo obiettivo è quello di perdere peso, ti consiglio di consumare almeno la metà del tuo peso corporeo in grammi di proteine al giorno.

Mangia il pompelmo dal momento che una nuova ricerca pubblicata nell’American Journal di fisiologia, endocrinologia e metabolismo , ha rivelato che il consumo regolare di pompelmo favorisce la perdita di peso in modo sostanziale.

La chiave e’ stata vista essere un enzima chiamato protein chinasi AMP-attivato (AMPK) che si trova nel pompelmo, il quale aiuta il tuo corpo ad utilizzare lo zucchero e che si traduce in un aumento del metabolismo. Inoltre, un altro componente trovato nel pompelmo, ha dimostrato di aumentare significativamente l’attività brucia grassi. Considera quindi il pompelmo un ottimo snack ricco di vitamina C e ad esempio aggiungi delle fette di pompelmo ad un’insalata di spinaci o persino ad un frullato immuno-stimolante per aiutarti a perdere peso velocemente.

Bevi il tè verde. Bere tisane come tè verde, tè bianco, tè nero e tè rooibos possono amplificare il tuo metabolismo in quanto hanno alti livelli di catechine, le sostanze brucia grassi appartenenti alla famiglia dei bioflavonoidi. Se vuoi perdere peso velocemente, ti consiglio di bere 1-3 tazze di tè verde al giorno.

Fai il pieno di fibre in quanto i cibi ricchi di fibre ti aiuteranno a sentirti più pieno più a lungo e a ridurre le voglie di zucchero. Inoltre, la fibra ha dimostrato di bilanciare i livelli di zuccheri nel sangue, abbassando il colesterolo e altro ancora. Se non stai consumando abbastanza fibra sappi che la persona media mangia solo 15-20 grammi di fibre al giorno quando dovrebbe assumerne 30-40 grammi al giorno.

Aggiungi alcune piante brucia grassi alla tua alimentazione. La maggior parte delle diete prende in considerazione a malapena le piante fitoterapiche, ma aggiungendone alcune a qualsiasi cosa che si mangia può essere proprio quello di cui hai bisogno per perdere peso velocemente! Alcuni studi hanno dimostrato che le erbe e piante come il pepe di Caienna, la curcuma, la cannella ed il tarassaco contribuiscono a promuovere la perdita di peso poiche’ aumentano il metabolismo basale e la depurazione del corpo.

Puoi aggiungere un po’ di pepe di Caienna per condire il pollo o le salse, usare la curcuma per preparare gli hamburger o cospargere un’insalata, mettere 1/2 cucchiaino di cannella nel frullato e bere una tazza calda di tè al tarassaco la mattina a colazione.

Fai una colazione migliore. Inizia la tua giornata con il piede giusto e alimenta il tuo corpo con una ricca colazione entro mezz’ora dal risveglio. In questo modo la colazione attivera’ il tuo metabolismo energetico e ti darà energia in quelle prime ore e inoltre, poiché la colazione è il primo pasto della giornata, avrai tutto il giorno per bruciare quelle calorie.

Dormi di più. Se dormi costantemente meno di sette o otto ore a notte, la tua salute ed il tuo giro vita ne soffriranno. Infatti, in uno studio condotto nel 2013, dei ricercatori hanno scoperto che i soggetti privi di sonno erano molto più propensi a scegliere porzioni più grandi di snack rispetto a quelli che dormivano almeno otto ore durante la notte. La mancanza di sonno influenzava anche le loro scelte alimentari.

In uno studio pubblicato sull’International Journal di medicina occupazionale e salute ambientale  e’ stato visto che la mancanza cronica di sonno è legata all’obesità, al diabete e all’aumento di malattie cardiovascolari. Il sonno è un momento importante anche per ricostruire i muscoli dalla routine di allenamento e dare al tuo cervello la possibilità di riposare e rigenerarsi.

Se vuoi ottenere risultati e capire come ripristinare un metabolismo veloce ed efficiente e iniziare a perdere peso da subito in modo naturale, ho messo a disposizione per te il primo webinar gratuito di dietetica australiana, dove potrai approfondire le piu’ avanzate strategie nutrizionali che possono fare davvero la differenza nel creare e mantenere il tuo peso ideale.

 

Dieta Alcalina: proprieta’ e benefici

Dieta Alcalina

Dieta alcalina  Ma che cos’e’ esattamente una  dieta alcalina ?

Oggigiorno ci sono tanti tipi di diete – alcune buone, altre cattive – ma forse non esiste una dieta migliore per la longevità e per la prevenzione delle malattie che la dieta alcalina.

E’ la dieta che ti aiuta a bilanciare il pH del sangue e dei liquidi nel corpo, comprese le urine. Il tuo pH è parzialmente determinato dalla densità minerale dei cibi che mangi.

Tutti gli organismi viventi e le forme di vita sulla terra dipendono dal mantenimento di adeguati livelli di pH, e si dice spesso che la malattia e disturbi vari non possono attecchire in un corpo che ha un pH equilibrato.

Quando possibile, acquista cibi alcalini biologici. E’ importante conoscere il tipo di terreno in cui i prodotti sono cresciuti, poiché frutta e verdura coltivate in terreni biologici e ricchi di minerali tendono ad essere più alcalinizzanti.

La ricerca mostra che il tipo di suolo in cui le piante vengono coltivate può influenzare significativamente il loro contenuto di vitamine e minerali, il che significa che non tutti gli “alimenti alcalini” sono creati allo stesso modo.

Il pH ideale del suolo per la disponibilità migliore complessiva di nutrienti essenziali nelle piante è tra 6 e 7. I terreni acidi al di sotto di un pH di 6 possono non contenere calcio e magnesio, e i terreni con un pH sopra a 7 possono risultare in ferro, manganese, rame e zinco chimicamente non disponibili. Un terreno che è ben ruotato, sostenuto in modo biologico ed esposto alla fauna selvatica e al pascolo tende ad essere il più sano e ricco di minerali.

Se sei curioso di conoscere il tuo pH prima di implementare i suggerimenti che ti daro’, puoi testarlo acquistando delle strisce appositamente create per questo. Puoi misurare il tuo pH con la saliva o l’urina. La seconda minzione del mattino ti darà i migliori risultati.

Confronta i colori della tua striscia reattiva con un grafico fornito con il kit di strisce reattive. Durante il giorno, il momento migliore per testare il pH è un’ora prima di un pasto e due ore dopo un pasto. Se fai il test con la tua saliva, il pH dovrebbe rimanere tra 6.8 e 7.2.

I cibi alcalini migliori sono frutta e verdure fresche poiche’ favoriscono maggiormente l’alcalinità. Alcune delle scelte migliori includono funghi, agrumi, datteri, uvetta, spinaci, pompelmi, pomodori, avocado, ravanello nero estivo, erba medica, erba d’orzo, erba di grano, cetrioli, cavoli, broccoli, origano, aglio, zenzero, indivia, cavoli, sedano, barbabietola rossa, anguria, fichi e banane mature.

Tutti i cibi crudi garantiscono l’alcalinita’ del corpo; idealmente cerca di consumare una buona porzione di prodotto crudo al giorno. Si dice che frutta e verdure crude siano biogeniche o “vivificanti”. La cottura degli alimenti esaurisce i minerali alcalinizzanti. Pertanto aumenta l’assunzione di cibi crudi e prova la spremitura o frutta e verdura leggermente cotte al vapore.

Proteine vegetali come mandorle, fagioli marini, fagioli di lima e molti altri tipi di fagioli sono buone scelte alcaline.

L’acqua alcalina che ha un pH compreso tra 9 e 11. Invece l’acqua filtrata con un filtro ad osmosi inversa è leggermente acida, ma è comunque un’opzione di gran lunga migliore dell’acqua del rubinetto o dell’acqua in bottiglie di plastica. Anche l’aggiunta di gocce di limone o di bicarbonato di sodio può aumentare la sua alcalinità.

Le bevande verdi a base di verdure verdi ed erbe in polvere sono caricate con alimenti a base alcalina e clorofilla. La clorofilla è strutturalmente simile al nostro sangue e aiuta ad alcalinizzare il sangue.

Altri alimenti da consumare con una dieta alcalina includono germogli, erba di grano, kamut, soia fermentata come natto miso o tempeh e semi.

Quindi la dieta alcalina è quella che include i cibi integrali i quali hanno degli effetti positivi sui livelli di pH del sangue e delle urine.

I benefici di una dieta alcalina comprendono una migliore funzionalita’ del cuore, ossa più forti, diminuzione del dolore e inversione delle carenze nutrizionali.

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Come avere la pancia piatta – Dietetica Australiana

Come fare per avere un ventre ed un pancia piatta ?

In questo articolo vedremo l’alimentazione sana e i rimedi naturali più efficaci per eliminare gonfiori e grasso addominale, per ottenere una pancia piatta.

Innanzitutto l’eccesso di carboidrati è il primo errore. Avere la pancia piatta è il desiderio di ogni donna e anche di ogni uomo.

E il problema della pancia piatta non riguarda esclusivamente le persone in sovrappeso. Anche chi è magro, infatti, può accumulare grasso sul punto vita o soffrire di gonfiori addominali.

Nei casi più semplici, la pancia può essere dovuta ad un’alimentazione disordinata, ricca soprattutto di carboidrati, come pasta e pane bianchi, cibi ad alto indice glicemico.

Questi alimenti favoriscono le fermentazioni intestinali, quindi la formazione di gas e i gonfiori, oltre a creare depositi di grasso sulla fascia addominale. In questo caso, basta ridurre l’apporto di cereali e derivati, utilizzando prodotti integrali e non raffinati e, se si pratica anche attività fisica, si può arrivare ad avere un ventre tonico e piatto.

Quindi pane e pasta sì, ma con moderazione. Tieni presente che i carboidrati sono contenuti anche nei legumi e nella frutta in quantità abbondanti e in dosi più ridotte anche nella verdura. Una porzione di pasta, riso o pane che come ti dicevo prima sono da scegliere integrali per ridurre il loro indice glicemico, per esempio, può andare dai 50 ai 70 g, mentre 2-3 frutti al giorno possono bastare.

I legumi possono essere consumati 3-6 volte alla settimana, in quantità pari a 50g da mettere in ammollo, oppure 120-160g cotti. Chi soffre di gonfiori addominali dovrà però eliminare la pellicina che ricopre i legumi per evitare la formazione di gas che causano i gonfiori.

Un’altra regola basilare per ottenere una pancia piatta è di fare cinque pasti al giorno.

Colazione, pranzo e cena, più due spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio.

Gli spuntini sono di fondamentale importanza per mantenere attivo il tuo metabolismo, evitando gli attacchi di fame tra i pasti principali, che portano poi a mangiare la prima cosa che arriva sotto mano, spesso dolci e snack dall’azione “ingrassante”, oppure ad abbuffarsi al momento del pranzo o della cena.

La colazione è fondamentale e dovrebbe essere il pasto principale, in quanto l’energia/calorie che fornisce viene spesa rapidamente con le attività del mattino, oltre a contribuire a mantenere attivo il metabolismo per tutto il resto della giornata.

La si può preparare con tè verde, 3 gallette di riso o di quinoa integrali, 3 cucchiaini di marmellata d’arancia amara senza zucchero e 1 frutto, per esempio 1 kiwi. Se non siamo abituati a farla sostanziosa, si può cominciare con un caffè, una galletta e qualche mandorla. Tutto rigorosamente biologico.

Durante il giorno mantieniti idratato poiche’ è fondamentale se desideri sgonfiare la pancia, bevendo almeno 8 bicchieri di acqua al giorno. Sono utili anche 3-4 tazze di tè verde o te’ rooibos e qualche infuso di carcadé antiossidante o di semi di anice verde antigonfiori  in quantita’ di una bustina per tazza.

La pancia gonfia, però, può anche essere un campanello di allarme per quanto riguarda la presenza di problematiche intestinali, come la sindrome del colon irritabile, la disbiosi, cioè l’alterazione della flora batterica, oppure di intolleranze alimentari. In questi casi, è bene modificare l’alimentazione quotidiana adattandola al problema individuato e abbinare i rimedi naturali adatti al caso.

Il ventre “a palloncino” può essere causato anche dallo stress che rende difficoltosa la digestione, facendoti ingerire ed accumulare aria nello stomaco e nell’intestino. Gli alimenti da evitare per eliminare il grasso addominale sono i cibi fritti, gli insaccati e i salumi.

E’ importante limitare il consumo di sale, da sostituire con sale celtico, spezie ed erbe aromatiche. Al bando anche zucchero bianco, chewing-gum e caramelle. Sono particolarmente nocivi i dolcificanti di sintesi come aspartame e ciclammati. Quelli naturali come xilitolo e mannitolo sono da evitare se si soffre di gonfiori addominali.

Devi evitare tutte le bibite gassate, i succhi di frutta, la birra e l’alcool in generale, soprattutto i cocktails. È consentito un bicchiere di vino rosso al giorno al pasto.

Grazie ad un’alimentazione adeguata possiamo sì sgonfiare l’addome, ma se vogliamo tirare giù la pancetta ed avere un ventre tonico e piatto, dobbiamo svolgere anche una regolare attività fisica, per esempio camminare a passo sostenuto per almeno 30 minuti tutti giorni.

Inoltre, la natura ci viene in aiuto con semplici rimedi, come tisane anti-gonfiore ed integratori naturali specifici. Vediamo quali.

Contro i gonfiori: puoi assumere il macerato glicerico di Ficus carica, 20 gocce in poca acqua, 15 minuti prima di colazione, pranzo e cena per 1-2 mesi consecutivi. Puoi bere un infuso di finocchio oppure di anice verde in modalita’ di 1 bustina per 1 tazza di acqua bollente in infusione per 5 minuti due volte al giorno.

Per eliminare il grasso addominale: prendi il macerato glicerico di Juniperus communis, 20 gocce in poca acqua, 15 minuti prima di colazione, pranzo e cena per 1 o 2 mesi consecutivi.

Puoi anche assumere 1 compressa di alga bruna due volte al giorno,  meglio durante i pasti. Tra i Sali Tissutali di Schuessler troviamo il Natrium Phosphoricum e Natrium Sulfuricum che migliorano le funzioni digestive a piu’ livelli, migliorando pertanto l’assimilazione dei nutrienti e l’eliminazione delle tossine e del grasso in eccesso.

Puoi assumere 2 compresse di ogni sale di Schussler per 3 volte al giorno lontano dai pasti per almeno un mese.

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Pancia Gonfia: rimedi di Dietetica Australiana

Pancia gonfia: cause, soluzioni, rimedi naturali

La pancia gonfia non è solo un inestetismo fastidioso ma è anche un problema di salute e in questo video vedremo come lo puoi risolvere.

Il gonfiore addominale è uno sgradevole disturbo causato da un anomalo accumulo di gas a livello di stomaco e intestino, con la sensazione di tensione addominale che induce spesso a slacciare la cintura.

Quando è occasionale non ha significato clinico ed è in genere dovuto ad un eccesso di cibo o all’abitudine di ingoiare i bocconi senza averli masticati bene, o anche a un momento di ansia o stress, soprattutto se lo stato di tensione nervosa induce ad ingerire molta aria deglutendo. E’ molto comune anche il gonfiore addominale femminile legato a fenomeni fisiologici come la sindrome premestruale.

Se invece il gonfiore addominale persiste a lungo può rivelare un disturbo gastroenterico, come una disbiosi intestinale, una sindrome del colon irritabile, un’intolleranza alimentare e numerosi altri disturbi.

Vediamo ora quali rimedi possono aiutarti nel caso del gonfiore addominale.

Prima di tutto e’ necessario correggere l’alimentazione. La prima cosa da fare infatti è migliorare la propria alimentazione eliminando i cibi infiammatori o fermentativi, come l’eccesso di carni rosse, le bevande gassate, l’alcol, gli eccitanti come il caffè, gli zuccheri, il fumo, le caramelle, le gomme da masticare, ma anche l’eccesso di fibre che può infiammare le delicate pareti dell’intestino tenue, provocando meteorismo, crampi addominali e alterazioni della peristalsi, come stitichezza o diarrea.

Un rimedio utile nel caso di gonfiore addominale occasionale e’ la tisana che sgonfia la pancia, a base di semi di finocchio, menta e mirtillo.

Il finocchio è un potente antifermentativo, la  menta promuove la digestione e il mirtillo ha un’azione antibatterica. Dopo i pasti, puoi aggiungere ad una tazza d’acqua bollente un cucchiaino delle tre erbe miscelate, lasciar riposare 5 minuti e poi bere.

La disbiosi intestinale è uno stato di squilibrio della flora batterica, contrassegnata dalla proliferazione di microrganismi patogeni, come la candida o l’escherichia coli, molto spesso dovuta allo stress o all’assunzione di farmaci (in particolare antibiotici, antinfiammatori, cortisonici, gastroprotettori, o anche anticoncezionali) o da stress.

Per contrastare la disbiosi è bene assumere fermenti lattici specifici e probiotici capaci di ricostituire una flora batterica benefica, come gli alimenti fermentati quali il kefir e i crauti crudi.

Poi abbiamo l’argilla verde per assorbire le tossine e tonificare l’intestino, poiche’ e’ antisettica e rimineralizzante, ed è particolarmente indicata quando la pancia gonfia deriva da un eccesso di fermentazione intestinale, specie se si accompagna a diarrea.

Per un mese, alla sera,  sciogli la punta di un cucchiaino da caffè di argilla verde ventilata in mezzo bicchiere d’acqua, mescola in senso orario con un bastoncino di legno, copri con una garza e lascia riposare tutta la notte. La mattina, a digiuno, bevi solo l’acqua senza mescolare, lasciando il deposito sul fondo del bicchiere.

Il gel di argilla depura il sangue e tutto l’organismo, permette l’eliminazione delle tossine e apporta alle cellule elementi indispensabili alla loro difesa e vitalità.

Se soffri di pancia gonfia dovuta ad un’intolleranza alimentare, specie se il gonfiore è accompagnato da nausea, colite e ritenzione idrica, tieni presente che i fattori che la possono causare sono molti: virus, batteri, traumi, sostanze chimiche, stress o alterazioni ormonali che possono infiammare le mucose enteriche, rendendole permeabili, così le molecole “grezze” di cibo filtrano nel sangue, scatenando l’intolleranza.

In questo caso è necessario sospendere temporaneamente l’assunzione degli alimenti che innescano lo stato infiammatorio ed intervenire con i rimedi capaci di riportare rapidamente in equilibrio il sistema.

Un buon rimedio riequilibrante e sfiammante sono le tisane a base di camomilla e la malva. La camomilla e’ ricca di azulene, uno dei più potenti antinfiammatori naturali, e di un sedativo nervino che e’ l’alfa – bisabolo ed è una pianta battericida, antispasmodica e antivirale indicata quando l’intolleranza si manifesta con gonfiori, nausea, crampi addominali e spasmi gastrici. Oltre a drenare l’intestino, ne favorisce la corretta motilità e contrasta l’infiammazione delle mucose, mentre le mucillagini della malva formano un gel protettivo che ne favorisce la riparazione.

Puoi assumere l’estratto idroalcolico di matricaria camomilla, 30 gocce diluite in una tisana di fiori e foglie di malva, tre volte al giorno.

Infine il gonfiore addominale è un disturbo quasi endemico nel sesso femminile, perché le fluttuazioni ormonali che accompagnano le diverse fasi del ciclo fertile di una donna influenzano i numerosi recettori nervosi del “cervello intestinale” e il microbiota locale, provocando crampi, infiammazioni e disbiosi.

Il fenomeno si acuisce poi in menopausa con la diminuzione del tasso estrogenico, che in molte donne determina stress e una caduta del tono dell’umore che si traduce anche in infiammazioni addominali.

Contro i gonfiori addominali femminili su base ormonale è efficace la pianta angelica ad azione antinfiammatoria, calmante e carminativa; l’angelica è indicata nelle acutizzazioni del colon irritabile di origine ormonale tipiche del ciclo mestruale o in menopausa. Esercita un benefico effetto antidepressivo sul tono dell’umore e rilassa il campo viscerale, migliorando anche la digestione. La puoi assumere in tintura madre, nella dose di 25 gocce in mezzo bicchiere di acqua due volte al giorno.

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Integratori termogenici : 7 alternative naturali di Dietetica Australiana

Integratori termogenici verso altre opzioni naturali per bruciare i grassi

Probabilmente avrai gia’ visto i cosiddetti integratori termogenici in vendita. Sono caratterizzati da immagini di uomini e donne snelli e sottili in costume da bagno. Le etichette e la pubblicita’ sono per lo più simili: liberati dai chili in eccesso in pochi giorni, costruisci i tuoi muscoli velocemente o altri slogan.

Ma se leggi bene l’etichetta e’ importante che tu ne esamini attentamente gli ingredienti poiche’ alcuni possono essere addirittura pericolosi per il tuo metabolismo energetico. Ci sono altri modi più naturali per perdere peso, come il consumo di cibi brucia grassi e l’impiego dei Fiori Australiani e in questo video ne vedremo alcuni.

Cosa sono gli integratori termogenici?

Sono integratori alimentari che si basano su un concetto chiamato termogenesi per promuovere la perdita di grasso nel corpo. La termogenesi, in poche parole, è la produzione di calore. Gli integratori termogenici aumentano la produzione di calore nel corpo aumentando il metabolismo e perdendo peso più velocemente.

I principi attivi contenuti negli integratori termogenici variano dalla marca ma di solito contengono caffeina, guaranà, estratto di tè verde, garcinia cambogia ed efedrina. Alcuni di questi ingredienti sono “naturali” – per esempio, la caffeina è spesso inclusa nello yerba mate o nel guaranà ma le quantità in cui sono utilizzati in alcuni integratori termogenici non sono poi cosi’ sane.

Vediamo ora quali sono i rimedi naturali per avere un effetto termogenico e raddoppiare il lavoro metabolico.

Ti suggerisco di concentrarti sui cibi brucia grassi seguenti: l’aceto di mele ti aiuta a ridurre le voglie di dolci e la sua assunzione prima di un pasto può aiutarti a sentirti più sazio con meno cibo.

Inoltre, funziona come un modo naturale per disintossicare il corpo e bilanciare il pH dello stomaco; il pepe di Cayenna aumenta la capacità del tuo corpo di bruciare i grassi e trasformarli in l’energia; i semi di chia aumentano l’energia e ti danno più potere di resistenza, ma poiché assorbono così tanto del loro stesso peso in acqua, aiutano anche a rallentare la digestione del tuo corpo, diminuendo cosi’ la fame e le voglie di dolci; il pompelmo è un frutto brucia grassi.

Gli enzimi contenuti nel pompelmo infatti aiutano il tuo corpo ad abbattere le voglie di zucchero, contribuendo ad aumentare il metabolismo e bruciare quei chili in piu’. Prova ad aggiungere una fetta di pompelmo alla tua colazione o spremere il succo fresco in un bicchiere d’acqua.

Oppure anche il solo annusare l’olio essenziale di pompelmo può aiutarti ad aumentare il tuo metabolismo; il tè Rooibos è una bevanda a base di erbe che contiene flavonoidi e sostanze fitochimiche le quali ti aiutano a ridurre i chili ed aumentare il metabolismo. Provalo al posto del tuo normale tè verde per un cambiamento sano ed energizzante!

Infine il fiore australiano Old Man Banksia ti dona una spinta in piu’ al tuo metabolismo energetico quando ti senti appesantito dalla vita in generale e dai chili di troppo, mentre Crowea e Paw Paw sono le 2 essenze chiave che ti aiutano ad equilibrare il tuo sistema digestivo per evitare di accumulare tossine e grassi nel corpo.

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Diete senza zuccheri : 7 modi per ridurre il consumo di zucchero

 

Lo zucchero fa male? Può davvero avere un impatto diretto sul corpo umano? Quando parliamo di zuccheri aggiunti, la risposta è sicuramente “si”. Sebbene l’industria dello zucchero abbia attivamente combattuto per cambiare l’opinione pubblica sugli effetti dello zucchero sulla salute, oggi sappiamo che lo zucchero colpisce quasi tutti i sistemi d’organo nel corpo. E non in senso positivo.

Vediamo insieme quali sono i modi in cui lo zucchero aggiunto danneggia il tuo corpo e quello che puoi fare per invertire la rotta, affinche’ questo articolo di Dietetica Australiana possa ispirarti a gestire la “dipendenza da zucchero”.

La maggior parte delle persone incolpa il grasso dietetico come la causa  delle malattie cardiache. E mentre alcuni grassi industriali ed infiammatori come quelli trans possono si provocare problemi cardiovascolari, lo zucchero ne è il vero “colpevole”.

Nel 2014, dei ricercatori sono stati in grado di dimostrare scientificamente che l’ingestione di troppo zucchero aggiunto potrebbe aumentare significativamente il rischio di morte da malattie cardiovascolari. Infatti, le persone che avevano assunto dal 17 al 21% delle calorie dello zucchero aggiunto avevano un rischio maggiore del 38% di morire per malattie cardiovascolari rispetto a quelle che avevano ottenuto solo l’8% delle loro calorie dallo zucchero. Il rischio relativo era più del doppio per coloro che consumavano il 21% o più delle loro calorie dallo zucchero aggiunto (1).

Fegato grasso (Steatosi epatica non alcolica)

Ecco un altro motivo per ridurre l’assunzione di zucchero. La steatosi epatica non alcolica è in aumento nel mondo e indovina chi ne è in gran parte il responsabile? Lo zucchero! Lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio che si nasconde nelle bevande e nei cibi trasformati è stato definito “un’arma di distruzione di massa” (2). Il fegato grasso o steatosi epatica non alcolica (NAFLD) si verifica quando il grasso si accumula nel fegato. Secondo uno studio condotto presso l’Università di Sydney al Westmead Hospital in Australia, la NAFLD è ampiamente distribuita in tutto il mondo e presente nel 17- 33% degli americani (3). Questa percentuale crescente è parallela alla frequenza di obesità, insulino-resistenza, sindrome metabolica e diabete di tipo 2.

Un ricercatore dell’università di Tuft ha scoperto che le persone che bevono una bevanda zuccherata al giorno corrono un rischio più elevato di steatosi epatica non alcolica rispetto a quelle che non bevono le bevande contenenti zuccheri aggiunti (4).

È interessante notare che anche il microbioma intestinale ne risente. Il microbioma funge da interfaccia tra dieta e fegato e modifica gli effetti della dieta. Gli scienziati stanno studiando attivamente il ruolo del nostro intestino nella malattia del fegato grasso. Cosa ne è emerso? Che la riduzione drastica del consumo di zuccheri aggiunti sembra migliorare questa condizione (5).

Permeabilita’ intestinale e altre malattie metaboliche

Come abbiamo visto in precedenza, sapendo che nell’intestino ci vivono i microrganismi che sono un vero e proprio “organo” metabolico, i ricercatori ora credono che lo zucchero alteri il microbiota intestinale aumentando pertanto la permeabilità dell’intestino. Un piano di trattamento valido ed efficace per la permeabilita’ intestinale e’ senza ombra di dubbio quello che prevede l’eliminazione dello zucchero aggiunto in eccesso.

Lo zucchero aggiunto infatti alimenta i lieviti e i “batteri cattivi” che possono danneggiare la parete intestinale, creando un intestino permeabile. Ciò significa che l’infiammazione cronica innescata dallo zucchero puo’ portare al trasferimento di sostanze dall’intestino al flusso sanguigno. Questo può far insorgere l’obesità e altre malattie croniche e metaboliche (6, 7). Allo stesso modo, uno studio effettuato nel dicembre 2014 aveva riscontrato che le bevande gassate zuccherate potevano influenzare lo sviluppo di malattie metaboliche, in quanto i bevitori di tali bevande erano stati trovati con i telomeri (la parte terminale dei cromosomi) più corti, un segno di ridotta longevità e di invecchiamento cellulare accelerato (8).

Ingredienti a base di zucchero da evitare:

Gli zuccheri aggiunti possono essere trovati con nomi diversi sulle etichette degli ingredienti. Una regola empirica per trovare gli zuccheri nascosti è l’ingrediente che termina in “osio” che di solito è un tipo di zucchero. Non lasciarti ingannare dai nomi più “naturali”. I dolcificanti come il succo di canna, lo zucchero di barbabietola, il succo di frutta, lo sciroppo di riso e la melassa sono tutti tipi di zucchero. Controlla anche il loro posto nella lista degli ingredienti, di solito quello a più alta concentrazione si trova all’inizio della lista. Altri nomi per lo zucchero aggiunto sono:

Destrosio anidro

Zucchero di canna

Zucchero a velo del pasticcere

Sciroppo di mais

Destrosio

Fruttosio

Sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (HFCS)

Zucchero invertito

Lattosio

Sciroppo di malto

Maltosio

Melassa

Nettari (ad esempio, nettare di pesca o pera)

Zucchero grezzo

Saccarosio

Zucchero

Zucchero bianco granulato (9)

Cosa puoi fare per ridurre o eliminare il consumo di zucchero dalla tua dieta?

  1. Semplicemente puoi evitare di comprare (e mangiare) cibi e bevande trasformati che a sua volta riduce l’assunzione di zucchero.
  2. Soddisfa la tua voglia di dolce senza zucchero. Solo perché stai rinunciando allo zucchero non significa che devi rinunciare a tutte le cose dolci per sempre. In effetti, ci sono tanti semplici modi per soddisfare il tuo lato goloso. La frutta, ad esempio, contiene zuccheri naturali, ma contiene anche molte vitamine, minerali e fibre che la rendono una scelta più salutare. Se usi lo zucchero, usa delle forme alternative non raffinate ma usale con parsimonia, quali lo zucchero di cocco, lo sciroppo d’agave bio, lo sciroppo d’acero, lo zucchero moscovado o utilizza la frutta secca come i datteri e le albicocche per la preparazione di torte e frullati. In alternativa, ti consiglio di usare la stevia verde per scopi dolcificanti.
  3. Aumenta la tua assunzione di fibre. Le fibre si muovono attraverso il corpo senza essere digerite, aiutandoti a sentirti sazio e soddisfatto, riducendo pertanto le voglie di zucchero. Alcuni cibi salutari ricchi di fibre includono verdure, noci e semi. Ricordati sempre di bere più acqua se aumenti l’assunzione di fibre per prevenire spiacevoli effetti digestivi, come la stitichezza.
  4. Mangia più proteine. Le proteine sono molto efficaci nel ridurre il desiderio di fame e zucchero. Non solo forniscono livelli dietetici elevati di grelina, gli ormoni della fame, ma aiutano anche a mantenere i livelli di zucchero costanti (10, 11). Buone fonti di proteine includono carne biologica, lenticchie, pesce selvatico, fagioli neri e uova. Puoi anche tenere a portata di mano alcuni snack ad alto contenuto proteico per quando le voglie di zucchero arrivano all’improvviso.
  5. Aumenta il tuo apporto di grassi sani per il cuore. Il grasso, proprio come le proteine e le fibre, può favorire la sazietà e tenere a bada le voglie di zucchero. Questo perché è molto lento da digerire, quindi ti fa sentire pieno più a lungo. Puoi optare per grassi sani da alimenti come avocado, noci e semi o olio di cocco.
  6. A livello emozionale puoi supportarti con l’utilizzo dei Fiori Australiani che prevede l’impiego di Peach Flowered Tea Tree se hai continua voglia di dolci e cioccolato, Hibbertia per mantenere la giusta disciplina e non “cadere in tentazione” e Paw Paw per assimilare meglio cibi, proteine e nuove idee cosi’ da non tornare piu’ indietro sulle tue scelte alimentari (12).

Paw Paw, Peach-flowered Tea-tree, Hibbertia

Bibliografia:

 

  1. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24493081
  2. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4405421/
  3. https://aasldpubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/hep.20973
  4. https://now.tufts.edu/news-releases/daily-sugar-sweetened-beverage-habit-linked-non-alcoholic-fatty-liver-disease
  5. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3947892/
  6. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21807932
  7. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4303703/
  8. https://ajph.aphapublications.org/doi/abs/10.2105/AJPH.2014.302151?journalCode=ajph&
  9. https://www.choosemyplate.gov/what-are-added-sugars
  10. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16469977
  11. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14522731