Il potere Terapeutico della compassione
La qualità del coltivare ed esprimere la compassione è l’argomento centrale di quasi ogni religione sulla Terra, e anche un obiettivo importante nel campo della psicologia. Concetti come “consapevolezza” (mindfulness) o “meditazione amorevole e gentile” (loving-kindness meditation) sono stati in costante crescendo in popolarità per diversi decenni, ed oggi un grande numero di prove supporta la convinzione che la compassione abbia dei benefici legati alla salute mentale e fisica. Ma nonostante quello che si potrebbe pensare circa la compassione, non si tratta solo di essere semplicemente più gentili e gradevoli.
Piuttosto che cercare di essere d’accordo con tutti quelli con cui sei in contatto, compassione significa mostrare più onestà, essere più presente, rimanendo aperto ai feedback ed ascoltando veramente.
La compassione è legata all’intelligenza emotiva perché mette l’attenzione sul linguaggio del corpo ed il tono che usiamo quando si parla con gli altri, come mostriamo rispetto, come gestiamo i feedback o le critiche ed il nostro modo di far sentire gli altri quando sono vulnerabili con a noi.
Nessuno è perfettamente compassionevole per tutto il tempo, naturalmente, ma quelli che fanno uno sforzo per agire volutamente in modo più compassionevole tendono ad avere relazioni più solide, si sentono più felici e più sicuri, sperimentano stati d’animo migliori, mantengono uno stile di vita più sano e si riprendono dalle avversità in modo più efficace.
Ecco la buona notizia: a prescindere da dove puoi cadere ad esempio sul giudizio o sulla critica, è possibile sviluppare più compassione in qualsiasi momento della tua vita. La ricerca suggerisce che gli interventi di consapevolezza, in particolare quelli con una componente aggiunta di gentilezza amorevole, hanno un forte potenziale per aumentare sia la compassione verso coloro che ne hanno bisogno ma anche l’auto-compassione.
Attraverso pratiche come la meditazione (la quale aiuta a far crescere il tuo cervello!) rimanere aperto riguardo le tue insicurezze e fare volontariato per aiutare gli altri, potrai notare un consistente aumento di emozioni positive e della qualità della tua vita (1).
Che cosa è la compassione?
La definizione di compassione è “il sentimento di pietà verso chi è infelice, verso i suoi dolori, le sue disgrazie, i suoi difetti; partecipazione alle sofferenze altrui.” (2) Che cosa significa esattamente essere più compassionevole? Altri modi con cui descriviamo la compassione includono il mostrare empatia, simpatia, cura, preoccupazione, sensibilità, calore o semplicemente amore. Quale sarebbe il contrario della compassione? L’indifferenza, la crudeltà e il duro criticismo.
Alcuni esperti di compassione descrivono l’essere compassionevoli come “soffrire insieme a qualcuno.” Questo può significare insieme ad un’altra persona sofferente o anche con te stesso nel caso di auto-compassione. In altre parole, ciò significa fermare il giudizio/valutazione e resistere l’azione di mettere le etichette alle persone (noi compresi) come “buone” o “cattive”. Compassione significa semplicemente accettare con un cuore gentile e aperto e riconoscere che ognuno di noi ha dei punti di forza e di debolezza.
La compassione sembra avere delle radici evolutive, che è il motivo per cui i biologi affermano che siamo tutti nati con essa. La sua funzione primaria sembra essere “l’agevolazione alla cooperazione e la protezione dei più deboli e di coloro che soffrono.” La compassione ha dimostrato anche di aumentare i modelli di comportamento assistenziali relativi compreso il tocco, la postura e la vocalizzazione dei sentimenti. (3)
Si può sviluppare la compassione? Sì! Ecco come!
Fortunatamente la ricerca suggerisce che è possibile aumentare la compassione, sia verso gli altri che verso se stessi (conosciuta come “auto-compassione”). Anche se non puoi contare fisicamente su molte persone online o sulla tua comunità per avere le tue esigenze di base soddisfatte, puoi comunque sentirti più connesso.
Possiamo infatti imparare di nuovo la compassione che potrebbe essere andata perduta a causa di fattori come sperimentare elevate quantità di stress, guadagnare l’indipendenza finanziaria o passare attraverso un trauma emotivo o un tradimento. Tutto questo ci ripaga insegnandoci come trattare le persone con più rispetto, perdono e comprensione.
Qui di seguito vedremo diversi modi grazie ai quali potrai migliorare ed aumentare la tua compassione:
- Meditazione
Uno dei modi migliori per sviluppare più compassione è quello di praticare le meditazioni guidate che si concentrano sulle qualità come il perdono, l’amore e la gentilezza. La meditazione della gentilezza amorevole ci ricorda che noi tutti cerchiamo e meritiamo. Ci meritiamo né più né meno di chiunque altro, che siamo tutti spinti da un desiderio interiore di evitare la sofferenza e trovare la pace. Utilizzando la meditazione per aumentare la compassione diventa un’abitudine nella vita quotidiana, che ti consente di stabilire un modo più sano di relazionarti con te stesso e con gli altri. (4)
Una volta che hai familiarità con il funzionamento della meditazione, puoi praticare da solo, senza registrazioni, video o libri e ancora raccogliere i frutti della compassione con soli 10 o 20 minuti di meditazione al giorno. Meditare regolarmente sulla compassione ti aiuterà a capire in che modo il tuo continuo auto-giudizio possa esserti dannoso, ti blocchi e diminuisca la soddisfazione nei tuoi rapporti.
- Concediti di essere più vulnerabile
Potrebbe sembrare contraddittorio, ma le persone tendono ad essere attratte da coloro che sono più vulnerabili e che condividono i loro problemi. Quando sei onesto con gli altri sulle tue difficoltà, ciò ti aiuta a costruire la fiducia e la fedeltà. Sentirti a tuo agio con la tua vulnerabilità può significare avere più rischi sul posto di lavoro, incontrare nuove persone, cercare nuovi hobby dove ti senti fuori dalla tua zona di comfort e non rimandare le conversazioni difficili. Tutte queste nuove situazioni ti permettono di riconoscere che abbiamo tutti le nostre paure e incertezze e va bene così.
- Praticare la gratitudine (verso te stesso e gli altri)
Quando diventi più consapevole ed apprezzi le cose buone che o tu o altre persone fanno, è anche più facile accettare le cose che di solito sono sfavorevoli. Esprimendo gratitudine per i propri punti di forza, le realizzazioni, le relazioni, i mentori e le buone intenzioni rende più facile il far fronte ai momenti più duri e di debolezza. Lo stesso si può dire nell’apprezzare gli altri.
Gratitudine e compassione si completano l’un l’altra perché entrambe riconoscono che le cose o le persone non sono mai nere o bianche, ma si trovano nella via di mezzo ed in continua evoluzione. Alcuni studi hanno visto che la gratitudine ed il benessere spirituale sono legati ad un miglioramento dell’umore e del sonno, meno fatica e più auto-efficacia attraverso la diminuzione dello stress. (5)
- Fiori Australiani
Bluebell per sviluppare e coltivare la generosità, apre il cuore alla condivisione e all’amore.
Philotheca per aiutare chi e’ abituato a donare per natura anche ad accettare dagli altri.
Gymea Lily per coloro che detengono il potere e non hanno alcuna compassione, questo fiore può aiutarli a sviluppare questa qualità.
Kangaroo Paw per chi e’ talmente concentrato sui propri bisogni che non si accorge delle necessita’ altrui. Questo fiore li aiuta a mettersi nei panni degli altri e a diventare più consapevoli delle persone intorno a loro.
- Volontariato
Aiutare gli altri è uno dei modi più sicuri per sentirsi più felici e quasi istantaneamente più connessi. Il volontariato per le persone bisognose o che stanno attraversando un momento difficile può farti sentire più apprezzato, disponibile e solidale dando al senso della vita uno scopo più grande. (6)
I 5 benefici della compassione
- Meno ansia e depressione
L’insicurezza, l’ansia e la depressione sono al giorno d’oggi dei problemi comuni in molte società industrializzate, in particolari modo gli esperti statunitensi credono che gran parte di questa situazione sia dovuta al costante confronto ed auto-giudizio, nel voler “battere noi stessi” quando sentiamo che non stiamo “vincendo al gioco della vita” o non ci sentiamo all’altezza dei nostri coetanei. Infatti l’auto-giudizio alimenta la depressione e l’ansia, aumentando nel contempo anche i livelli di cortisolo e quindi diventare sempre più compassionevole verso te stesso può avere dei migliori benefici ed effetti protettivi.
Essere più auto-compassionevoli significa trattare te stesso con la stessa gentilezza e la cura che mostreresti ad un buon amico. E anche se potrebbe sembrare un atto egoistico in realtà non lo e’.
Quando comprendiamo meglio che ognuno di noi affronta i problemi, ha delle insicurezze e debolezze, ci rendiamo conto che non siamo soli e non possiamo dare la colpa a tutti i nostri problemi. Questo ti aiuta a vedere le tue circostanze con più chiarezza, sentire meno il bisogno di negare o fuggire dai tuoi problemi ed iniziare ad aprirti agli altri per sentirti più supportato ed accettato.
- Rapporti piu’ onesti e significativi
La mancanza di auto-compassione può condurti ad agire in modo nocivo verso gli altri, come un modo per proteggere il tuo ego dalle critiche.
Mentre è molto comune cercare difetti e carenze negli altri come un modo per sentirti meglio con te stesso, l’abitudine al confronto sociale verso il basso fa danno piuttosto che aiutarti poiché diminuisce la soddisfazione del rapporto. La mancanza di compassione ti chiude al feedback e rende difficile riconoscere che a volte le tue debolezze sono la causa di disaccordi. Lasciar andare la speranza della perfezione te stesso e negli altri ti aiuta a vedere le debolezze del carattere di ognuno come parte dell’esperienza umana condivisa. Questo ti aiuta a rimanere flessibile ed onesto, sentirti più connesso agli altri e vedere i tuoi familiari, amici e colleghi imperfetti e vulnerabili come sei tu.
- Miglioramento della produttività al lavoro
Nell’ambiente di lavoro, se sei il datore di lavoro o il dipendente, la compassione può aiutare l’azienda ad ottenere risultati migliori mediante l’apertura dei colleghi al dialogo più onesto e fare più spazio per il coaching, la costruzione di relazioni e feedback di scambio. E’ stato visto che i datori di lavoro che si rivolgono con un approccio compassionevole e curioso invece di adottare il giudizio, la rabbia o la frustrazione di fronte agli errori dei dipendenti sono capaci di avere un maggiore impatto complessivo. Sembra che quando i dipendenti si sentano meno attaccati e giudicati, siano più disposti ad essere onesti, assumersi la responsabilità delle loro azioni e correggere gli errori.
Alcuni studi hanno visto che la compassione, il riconoscimento e la curiosità aumentano la fedeltà dei dipendenti, la soddisfazione sul lavoro e la fiducia. (7)
- Meno rabbia, colpa e conflitto con gli altri
Visualizzare l’opposto della compassione, ovvero emozioni come la rabbia, la colpa, la critica o la frustrazione, tende ad indebolire le relazioni, erodere la fedeltà e promuovere la segretezza, la sfiducia e l’imbarazzo. Il mantenimento di relazioni salde è stato visto essere uno dei fattori più protettivi per la salute e gli aspetti importanti per la felicità e la longevità. Quindi la costante auto-autocritica, il giudizio verso gli altri, possono portare all’aumento di stress e problemi di salute emotiva.
I giudizi che diamo agli altri non solo fanno del male a loro ma ci danneggiano pure a noi. Più critici siamo, più pericoloso sentiamo il nostro ambiente. Quando invece ci sentiamo al sicuro, la risposta allo stress del nostro cervello è più bassa; quindi, esprimere la compassione ci aiuta a vivere con più facilità e tranquillità.
- Migliorare la salute e l’immunità
L’auto-compassione include il desiderio di salute e benessere per te stesso, che porta ad un comportamento protettivo che di solito migliora la tua situazione. Una delle cose più benefiche riguardo alla compassione è che aiuta a risolvere le “distorsioni interne” tra cui la razionalizzazione o il negare i tuoi problemi. Sentendoti abbastanza sicuro per “abbassare la guardia” fa si che ci sia una migliore salute fisica e immunità perché ti permette di visualizzare le conseguenze delle tue azioni accuratamente, lavorare per un cambiamento duraturo e gestire meglio lo stress. Diversi studi hanno trovato che persone con problemi di salute che avevano alti livelli di auto-compassione erano meno depresse riguardo a questi problemi ed erano più propense a cercare l’aiuto di un medico rispetto alle persone con bassi livelli di auto-compassione. (8)
Quando siamo onesti con noi stessi e con gli altri riguardo a come stiamo danneggiando la nostra salute, possiamo scegliere cosa fare per migliorare le nostre abitudini. Per esempio, se mangi troppi cibi spazzatura, che portano ad aumento di peso o se fumi potresti sentirti troppo imbarazzato per discutere questi problemi con gli altri o chiedere aiuto.
Mostrando compassione verso te stesso e sapendo che tutti hanno aree difficili da gestire ti aiuta ad affrontare onestamente le cause profonde di queste abitudini malsane, assumerti le tue responsabilità e cercare sostegno. L’auto-compassione ti aiuta anche a rimanere concentrato sui tuoi obiettivi e resistere durante i periodi difficili, rendendoti così meno propenso ad arrenderti e a migliorare le tue abitudini quando ti ritrovi fuori rotta.
Referenze
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24926896
- http://www.treccani.it/vocabolario/compassione/
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20438142
- http://www.drsaratrabalza.com/copia-di-forn-ebook-69-fiori-1
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26203459
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24236742
- https://www.aat.org.uk/about-aat/press-releases/britains-workers-value-companionship-recognition-over-big-salary
- https://www.psychologytoday.com/blog/ulterior-motives/201307/self-compassion-and-health
è un articolo altamente nutritivo alla mente e corpo con dei insegnamenti con grande valore
per il nostro modo di essere. Bisognerebbe insegnare cominciando dalla tenera età.
Grazie Sara!
Grazie tante Kiraly, sono felice che ti sia piaciuto, un abbraccio grande!